LIB.COM. 17636 PREFAZIONE IL LICIDA di Milton è componimento così leggiadro, patetico, nobile, e pellegrino, che viene riputato per una delle più care poesie che abbia il Parnasso Inglese; e voglio presentarlo, tradotto dall' originale, ai miei compatriotti amanti della letteratura e della poesia Italiana. Le idee e le allusioni di questa Monodia per lo più sono Greche; B i versi e lo stile sono veramente proprj "di quel Signor dell' altissimo canto;" ma la composizione, in quanto alla maniera, mi pare Toscana.1 • Gli amanti della poesia avran diletto di leggere la bella e spiritosa traduzione del Coмo di Miltor. dall' erudito mio amico Signor Gaetano Polidori; e per esempio, leggeranno con gusto e con amore la seguente Aria, o Cantata all' "Eco," presso al cominciamento del Dramma, tradotta con estro ed armonia, in quanto a me, dolce al par della cetra del Savonese o del Tosco; Tali Aracinto, e tali Arcadia udio • Vedi il Como da Polidori. Ediz. 3za. 1812. Chiabrera. Menzini. La Monodia di LICIDA fu prima pubblicata in una Raccolta di versi, in un CANTATA. "Eco, placida Ninfa, che nascosa In cameretta stai d' aria serena, O di Meandro in su la spiaggia erbosa, O in valle sparsa di vióle amena, Han vago il viso ? Ah! se in ombroso speco Tra fior celati Da te son stati, Ascolta il mio pregar: dimmi ove sono, O Dea del suono, figlia delle sfere, E possi tu salir tra i luminosi Cerchj eterni e sonori, Ei loro cori Canti muovan per te più armoniosi!" |